Resti di flora e fauna risalenti a 200 milioni di anni fa rinvenuti nella Siberia occidentale

Tracce di animali e piante del Giurassico ritrovate vicino a Novokuznetsk

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I paleontologi dell'Università Statale di Tomsk (TSU) hanno fatto scoperte uniche nei pressi di Novokuznetsk (Siberia occidentale, ndr), rinvenendo resti fossili di animali e piante che abitavano la Terra circa 200 milioni di anni fa. Un numero significativo di queste specie cessò di esistere durante il periodo di estinzione su larga scala al confine tra il Giurassico inferiore e quello medio, ha riferito l'ufficio stampa dell'università.
Utilizzando l'analisi delle immagini satellitari, i ricercatori sono riusciti a identificare un sito promettente, seppur di difficile accesso, per gli scavi. Nella regione di Novokuznetsk, dove affiorano i depositi della serie Tarbagai, sono stati recuperati fossili del Giurassico inferiore (circa 187 milioni di anni fa, ndr).
Tra questi si trovano sia antenati di organismi moderni che rappresentanti di specie completamente estinte. Una scoperta importante è stata l'impronta della pianta Chekanowskia, un'antica parente delle conifere moderne, caratterizzata da lunghe foglie aghiformi, che raggiungono i 30 cm, e da una struttura a più fusti, simile a quella del salice moderno.
"I rappresentanti di questo gruppo si sono sviluppati principalmente nelle pianure alluvionali fluviali, e il gruppo si è completamente estinto", ha affermato il direttore scientifico della spedizione Stepan Ivantsov. Sono stati scoperti anche resti di antiche felci, pesci, crostacei e vari insetti. In totale, gli scienziati hanno raccolto oltre 40 chilogrammi di campioni.
I risultati contribuiranno ad ampliare la nostra comprensione dell'evoluzione degli ecosistemi giurassici della Siberia e delle loro connessioni con i bacini di Europa e Cina. Lo studio si concentra sull'evento anossico del Toarciano (avvenuto circa 183 milioni di anni fa, ndr), quando l'attività vulcanica e le emissioni di gas serra causarono il riscaldamento globale e l'acidificazione degli oceani, portando all'estinzione di molte specie. Gli scienziati sperano che lo studio di queste antiche trasformazioni contribuisca a modellare gli effetti a breve termine dei moderni cambiamenti climatici.
Abbiamo già riferito che un fossile trovato in una collezione museale brasiliana, di cui quasi nessuno aveva mai sentito parlare, ha rivelato la formica più antica conosciuta dalla scienza. L'insetto visse tra i dinosauri 113 milioni di anni fa, millenni prima della scoperta delle formiche, e aveva un modo insolito di uccidere le sue prede.
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