DMA: Apple presenta ricorso contro la sanzione

Dopo Meta è il turno di Apple. Come anticipato da diverse settimane, l’azienda di Cupertino ha presentato ricorso contro la sanzione di 500 milioni di euro inflitta dalla Commissione europea per la violazione del Digital Markets Act (DMA). Un analogo appello era stato presentato all’inizio di giugno contro l’obbligo di interoperabilità.
Multa eccessiva e regole complesseAl termine dell’indagine avviata il 25 marzo 2024, la Commissione europea ha stabilito che Apple impone restrizioni agli sviluppatori impedendo di fornire informazioni agli utenti sulle opzioni di acquisto più economiche all’esterno dello store e chiedendo il pagamento di una commissione del 27%.
A fine giugno, l’azienda di Cupertino ha annunciato diverse modifiche per rispettare la decisione della Commissione europea. La cosiddetta clausola anti-steering è stata eliminata, quindi gli sviluppatori possono inserire link nelle app per comunicare la disponibilità di offerte. Sono state inoltre introdotte nuove commissioni (Initial Acquisition Fee, Store Services Feebasate e Core Technology Commission) basate sul livello di servizi dello store.
Apple ha comunicato di aver presentato appello contro la sanzione al Tribunale generale dell’Unione europea:
Oggi abbiamo presentato ricorso perché riteniamo che la decisione della Commissione europea e la sanzione senza precedenti vadano ben oltre quanto previsto dalla legge. Come dimostrerà il nostro ricorso, la Commissione europea ci impone di gestire il nostro store e di applicare termini commerciali che creano confusione per gli sviluppatori e sono dannosi per gli utenti. Abbiamo adottato questa misura per evitare sanzioni punitive giornaliere e condivideremo i fatti con il Tribunale.
Apple ha aggiunto che il nuovo sistema a livelli con servizi differenti è stato chiesto dalla Commissione europea e introdotto per evitare sanzioni giornaliere (fino al 5% delle entrate medie globali).
Lo scontro proseguirà quindi in tribunale, come avverrà nel caso di Meta. Google non ha ancora ricevuto una multa perché devono essere valutate le nuove proposte di modifica per il motore di ricerca.
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