La sindrome metabolica aumenta il rischio di demenza precoce, secondo uno studio

Le persone affette da sindrome metabolica, un insieme di fattori che aumentano il rischio cardiovascolare, hanno maggiori probabilità di sviluppare una demenza precoce, che si manifesta prima dei 65 anni, suggerisce uno studiopubblicato ad aprile sulla rivista scientifica Neurology .
La sindrome metabolica è caratterizzata dalla presenza di almeno tre delle seguenti alterazioni: eccesso di grasso addominale, pressione alta, glicemia alterata o diagnosi di diabete, livelli elevati di trigliceridi e bassi livelli di colesterolo HDL, considerato il colesterolo “buono”.
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver valutato i dati del Servizio Assicurativo Nazionale coreano, che includevano tutti gli individui di età compresa tra 40 e 60 anni che si erano sottoposti a controlli medici nel 2009, per un totale di quasi 2 milioni di persone. I soggetti sono stati seguiti fino al compimento dei 65 anni. Di questi, uno su quattro soddisfaceva i criteri per una diagnosi della sindrome.
Al termine del follow-up, coloro che avevano sviluppato la sindrome metabolica intorno ai 40 anni avevano un rischio maggiore del 24% di sviluppare qualsiasi tipo di demenza. Il rischio era particolarmente elevato per la demenza vascolare, correlata a problemi ai vasi sanguigni del cervello, ma si è riscontrato anche un aumento del rischio di Alzheimer.
Secondo la ricerca, più componenti della sindrome metabolica si accumulano in una persona, maggiore è il rischio di sviluppare demenza. "Questo risultato rafforza l'importanza di prendersi cura della salute metabolica per tutta la vita, non solo per prevenire le malattie cardiovascolari, ma anche per proteggere il cervello", sottolinea la neurologa Gisele Sampaio Silva, dell'Ospedale Israelita Albert Einstein.
La ricerca suggerisce che azioni come il mantenimento di una dieta sana, l'attività fisica, il controllo del peso e il monitoraggio della pressione sanguigna e dei livelli di glicemia possono ridurre il rischio di declino cognitivo, soprattutto tra i giovani. "Sebbene lo studio non dimostri che la sindrome metabolica causi direttamente la demenza, indica un legame importante che merita maggiore attenzione da parte della società, dei medici e delle autorità sanitarie", afferma.
Fonte: Agenzia Einstein
IstoÉ