«Oggi penso a me», il libro della psicologa leccese Carolina Capone è una bussola per prendersi cura di sé

Domenica 25 Maggio 2025, 14:41
«Oggi penso a me»: non semplicemente un libro, ma un invito sincero a fermarsi, guardarsi dentro e scegliere di vivere meglio. Con parole chiare e profonde, la psicologa e psicoterapeuta leccese Carolina Capone offre uno strumento di consapevolezza potente e concreto per chiunque desideri prendersi cura di sé, imparare a conoscersi e – finalmente – scegliere di stare bene.
Scritto con uno stile accessibile ma mai banale, il saggio edito da Giacovelli Editore accompagna il lettore lungo un percorso strutturato in sedici capitoli, ciascuno dei quali affronta un tema fondamentale per il benessere psicologico: pensieri, emozioni, accettazione, relazioni, obiettivi, alimentazione, lavoro, amore, sesso, relax e molto altro. Ogni pagina è guidata da una premessa centrale: tutto può cambiare, a partire da una scelta consapevole e quotidiana.
Lontano dai toni accademici o dalle formule miracolose, Oggi penso a me è un libro “amico”, come lo definisce nella prefazione il prof. Mario Morcellini, che ne sottolinea la capacità di avvicinarsi ai giovani con empatia e linguaggio vicino all’esperienza vissuta. L’autrice, nata nel 1989, è psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e psicosessuologa. Collabora con numerose realtà e lavora con pazienti in tutta Italia, portando avanti un’intensa attività di divulgazione, formazione e cura.
Il punto di forza del libro risiede proprio nell’approccio pratico. Non ci si limita alla riflessione: ogni capitolo propone esercizi, strategie, metafore, esempi e indicazioni operative che stimolano il lettore ad agire, a interrogarsi e a trasformare concretamente i propri pensieri sabotanti, le convinzioni limitanti e i meccanismi di autosabotaggio.
Si parla, tra gli altri, del rimuginio mentale, dei pensieri intrusivi, del mito della perfezione, della dipendenza affettiva, delle emozioni complesse come la vergogna o il senso di colpa, del ruolo della famiglia e delle relazioni sociali, fino ad arrivare ai rituali quotidiani per ritrovare equilibrio attraverso sport, arte, scrittura, cultura e consapevolezza del corpo. In un’epoca in cui lo stress, l’insoddisfazione e il senso di inadeguatezza sembrano dilagare, Carolina propone un’alternativa semplice, concreta e profondamente umana: ricominciare da sé, un passo alla volta.
Dal punto di vista del contenuto, Oggi penso a me si distingue per alcuni punti di forza:
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Concretezza: ogni concetto è legato alla realtà quotidiana. L’autrice non si limita alla teoria ma fornisce strumenti per riconoscere e cambiare abitudini dannose.
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Empatia: si percepisce chiaramente che Capone scrive per accompagnare e non per istruire. C’è rispetto per il dolore altrui e, al tempo stesso, fiducia nelle risorse di ciascuno.
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Accessibilità: il linguaggio è semplice, diretto, efficace. Non serve essere esperti di psicologia per comprendere e applicare i consigli proposti.
Una delle idee più originali del libro è la presenza di spazi di scrittura personale nelle pagine finali: il lettore viene invitato a “scrivere la propria storia”, a lasciare tracce della sua trasformazione, a diventare protagonista attivo della propria guarigione. In un mondo che ci spinge costantemente a guardare fuori da noi, Oggi penso a me ci ricorda che la vera rivoluzione inizia da dentro.
Leggere questo libro è come aprire una finestra dopo giorni di pioggia. L’aria entra fresca, limpida, e con lei la possibilità di un nuovo inizio. Per chi cerca un manuale pratico di benessere psicologico, una guida empatica nei momenti difficili o semplicemente un compagno di viaggio per ritrovare se stesso, Oggi penso a me è una scelta saggia e gentile. Carolina Capone non insegna a "guarire" con una bacchetta magica, ma a scegliere di stare bene, accogliendo tutte le proprie parti, anche quelle più fragili. Una lettura consigliata a tutti – giovani, adulti, studenti, professionisti – perché pensare a sé non è egoismo, ma responsabilità. Un libro da leggere, rileggere, sottolineare e tenere accanto come una guida gentile nei momenti di confusione.
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